Manifesto
Metacognism
In un mondo dove l'uomo parla di sè mostrando ciò che sembra invece di ciò che è, dove nessuno si trova perché si cerca fuori invece che al proprio interno: noi crediamo nel pensiero del proprio pensiero, nell'identificazione di esso e delle proprie emozioni. Crediamo nella metacognizione.
L'importanza della propria mente e dei propri stati mentali, del distanziarsi da essi per potervi riflettere.
Nel nostro decennio, dove il singolo o si crede sul podio o si crede sotto terra, dove si scredita l'altro, si giudica l'altro o si vede l'altro migliore. Dove la condizione dell'altro è una meta da raggiungere o da voler evitare.
Dove l'uomo legge gli eventi e ascolta le parole degli altri senza alcuna oggettività, credendo la propria realtà come univoca e sminuendo la realtà dell'altro:
noi crediamo nel percepire la realtà così com'è, senza filtri donati dal nostro passato o temuti dal nostro futuro.
Dove l'ego ha smesso di essere l'io e ha iniziato ad essere
io sono di più,
io sono di meno,.
''Crediamo nella propria introspettività,
nel capire i propri schemi per poterli gestire,
per poterli disegnare.''
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Vediamo con orrore il pensiero che bandisce il dolore,
che allontana la paura dalla propria emotività, accettando però una paura servita dai media mentre mangiamo con le nostre famiglie.
Rabbrividiamo di fronte a chi chiede all'altro di non piangere, di non soffrire.
Crediamo nell'accogliere ogni emozione,
nell'intero prospetto emotivo dell'uomo
In un mondo dove ormai ci sentiamo colpevoli, deboli anche solo nel piangere, nel soffrire,
noi vogliamo riportare il dolore e la paura dove devono stare: all'interno dell'uomo.
Capendo che la felicità non è una stanza permanente, ma uno stato emotivo transitorio.
Accettando che siamo in continuo cambiamento, accettando che ieri eravamo diversi da oggi.
In un mondo dove facciamo ciò che ci è stato fatto,
dove un bambino è considerato solamente un bambino più che un umano pronto ad assimilare tutto, noi vogliamo che la consapevolezza rompa quel cerchio in cui da tempo camminiamo.
In un mondo dove avveleniamo chi amiamo e noi stessi.
Dove l'inconsapevolezza è il veleno peggiore
Noi crediamo nell'abbattimento dei propri limiti mentali
Noi crediamo nella metacognizione dell'uomo.